I misteri dolorosi, sono quelli attraverso i quali, Maria ci vuol
introdurre a conoscere, comprendere, realizzare cio' a cui Dio ha voluto
sottoporSi pur di mostrare all'uomo fin dove si spinge il Suo Amore per
lui. Maria ci mette davanti alla Passione di Gesù per farci vivere
l'evidenza del nostro peccato e nel compatimento di questi dolori,
desiderare di convertirci per passare da una vita di crocifissione a una
vita di resurrezione. Meditare e pregare il Rosario in questi misteri,
ci inizia a una più profonda consapevolezza della malizia del peccato,
dell'effetto che questo ha sulle anime, al punto che Dio per non
perderle offre Tutto Se stesso per riscattarle con e nel Suo Sangue e
per ripulire con i suoi dolori, con i suoi meriti, con il Suo Amore le
anime dei Suoi amatissimi figli. Dalla Croce Gesù ha riscattato ogni
uomo dando la possibilità alla creatura di tornare alla dignità perduta
per mezzo di Lui, del Suo Sacrificio incruento, del Suo Preziosissimo
Sangue. Senza Gesù nessun anima avrebbe potuto più incontrare Dio, il
Suo Padre e Creatore, perchè le colpe di cui essa si è rivestita in
tutti i tempi dacchè l'uomo esiste, non le avrebbero permesso di stare
alla Presenza del Santo dei Santi, del Giusto e del Perfetto nell'Amore.
Il Padre avrebbe visto in esse solo lo squallore e tanti maligni vivere
nelle sue creature fino a ricoprirle come tanti demoni.
Queste piaghe e cancrene Gesù è venuto a lavarle e toglierle nel Suo
Sangue, chi comprende cio' che il Redentore è venuto a fare per l'uomo,
capisce che il Padre solo vedendo le anime rivestite dei meriti del Suo
Figlio, non più vede in loro le colpe, ma l'Amore che le ha lavate, il
Suo stesso Gesù sofferente sulla Croce che implora pietà e perdono per i
Suoi meriti. Maria con il Rosario ci porta a questa strada, a questa
visione a questa consapevolezza, facendo che in noi cresca il seme della
compassione per avere in odio il peccato e desiderare di rivestirci di
Grazia con Gesù.
1* mistero doloroso: Gesù agonizza nell'orto del Getsemani
La sera del Giovedì Santo, precedente l'agonia di Gesù nell'orto degli
ulivi, il Redentore aveva lavato i piedi ai suoi apostoli, invitandoli a
comprendere che l'Amore è servire e non essere serviti, che la
grandezza dell'uomo sta nell'amore che mette nella sua vita e che è dono
offerto sempre e a tutti, aveva poi istituito l'eucaristia, indicando
in questo il Suo desiderio e la Sua intenzione di farsi compagno di
viaggio ogni gg per le creature facendosi Egli stesso cibo per le anime e
per i corpi, con la Sua Presenza Viva e Reale nell'Ostia e nel Vino
consacrati, il Suo Corpo e il Suo Sangue, ma anche la Sua Anima e
Divinità perchè Dio è indiviso in Sè stesso formando nelle Tre Persone
che Lo compongono, una Perfetta unità. Gesù volle poter essere sempre in
mezzo agli uomini, anche dopo la Sua dipartita dal mondo, perchè il
Signore conosceva la nostra fragilità e sapeva che senza di Lui non
avremmo potuto vivere nella Grazia, percio' non volendo perdere nessuno
di quanti il Padre gli aveva affidato, ha offerto nuovamente se stesso
nel Santissimo Sacramento dell'Altare, per tutti i gg della vita
dell'uomo.
In quella stessa sera Gesù aveva istituito il sacerdozio, per potersi
dare alle creature per mano di santi suoi ministri in cui Egli avrebbe
potuto farsi Pastore di anime, rialzandole dalle cadute, lavandole e
purificandole, guidando il gregge dei peccatori fino alla completa
guarigione e al ritorno a casa.
Ora dopo tutti questi doni, Dio veniva lasciato solo nel momento estremo
della prova e del bisogno, quando chiusi i cieli dal Padre che in Lui
scorgeva il peccato del mondo tenendo il Suo Giusto sdegno e il Suo
corruccio, ricercato dai Giudei per essere ucciso, per mano di un
traditore, che Egli aveva nutrito alla stessa Mensa con i compagni,
nonostante Egli sapesse chi fosse e perchè ci fosse, tentato da satana
nel modo più crudele che gli faceva vedere i peccati di ogni uomo di
tutti i secoli, la sua immensa ingratitudine, il numero di quanti
infischiandosene della Sua Croce si sarebbero comunque dannati,
mettendoGli davanti l'inutilità dei Suoi dolori per tanti, lo Sdegno e
l'abbandono del Padre Celeste, la tiepidezza e la stanchezza dei suoi
prediletti che dormivano mentre Lui si preparava a soffrire per loro,
mostrandoGli le infedeltà future dei cristiani e della Chiesa, di molti
Suoi sacerdoti e consacrati, come tanti altri Giuda, di quanto dolore
andava anche arrecando alla Madre Sua con la Sua morte, Egli si vedeva
come il più abietto degli uomini, l'obbrobrio davanti al Padre, e solo
la Sua Anima conobbe spasimi atroci e tali e senso di abbandono e di
morte al punto di sudare sangue per superare quell'ora tremenda di buio
in cui Egli veniva lasciato solo verso la morte.
Per questi dolori più atroci ancora della stessa Croce, ti domandiamo o
Madre di impedire alla nostra volontà umana di cui sei depositaria, di
dimenticare quest'amarezza profonda di Gesù e di rinnovare questa
mostruosa ingratitudine verso Tuo Figlio con il desiderio più vivo di
fuggire il peccato e di abbracciare la Divina Volontà nella nostra vita.
2* mistero doloroso: Gesù viene flagellato alla colonna
Gesù paga sulla Sua pelle di agnello divino innocente e di perfetto
uomo, tutti i peccati della carne dei suoi fratelli, tutte le
ingordigie, le sensualità, i degradi e le immorali bestialità con cui
l'uomo si è voluto degradare ai livelli più abietti, disgustosi persino
ai demoni, tanta la depravazione è stata raggiunta per entità e qualità.
Da creatura divina, innocente e perfetta, tutta piena di Volontà
divina, Santissimo Spirito e Perfezioni d'Amore, da Re della Creazione,
l'uomo è diventato lo schiavo della propria umana volontà, portata a
livelli talmente infimi, da essere l'unico elemento di disordine
nell'intero Creato.
Mentre tutto il Creato vive nella perfezione perchè dentro la Volontà
Divina che lo governa, l'uomo vive nel caos, nel disordine, nel male,
nell'errore, perchè lo star fuori dalla Volontà Divina lo rende
ingovernabile, brutto, sbagliato, imperfetto in ogni cosa, sempre
malato. E più questa lontananza da Dio si accentua e cresce con il
persistere dell'uomo nel vivere della sua malata volontà, più nel mondo
manca la pace e l'ordine, l'amore e la gioia, tutti i frutti del Divin
Volere.Ogni colpo di frusta è un peccato compiuto dalla creatura con
quella parte del corpo e se guardiamo alla Santa Sindone, non vi è lembo
di corpo di Gesù che non sia una piaga. Madre nostra, vogliamo entrare
nella Volontà Divina per essere di nuovo la gioia del Padre e della
Creazione, permettici o Maria, che come Regina della Divina Volontà, noi
prendiamo dalle Tue mani il Tuo Figlio e con Te lo portiamo ad ogni
peccatore, affinchè la vista di Gesù flagellato si imprima indelebile in
ogni anima da renderle impossibile il non provare pietà per Dio e
disgusto per se stessa. Regina con te vogliamo andare dal Padre e
rendere queste anime così, con questi sentimenti, con lacrime di
pentimento, per renderGli la Gloria del Suo Amore incorrisposto dalle
creature come se tutte si fossero pentite e confessate.
3* mistero doloroso: Gesù coronato di spine
Gesù soffre sul Suo Sacro Capo tutti i dolori dei pensieri peccaminosi
delle creature di ogni luogo e tempo. I peccati di pensiero sono
talmente tanti che per ognuno di questi Gesù ha provato dolore dovendo
in Lui riscattarli e ripararli. I peccati sono mancanze di amore e le
mancanze di amore sono offese all'amore, percio' ogni peccato è mancanza
e offesa a Dio che è l'Amore Stesso, come tali sono tanti atti con cui
l'uomo facendo la sua volontà, esce dalla Volontà Divina mettendo in
atto disubbidienze, disordine ed errore. Percio' ogni peccato è una
certa quantità di virus, di male che noi abbiamo messo in circolo con la
nostra volontà di uscire da Dio e non vi è peccato che non vada
riparato perchè quel virus se non debellato con l'antidoto, va a crearne
uno più forte. Noi l'antidoto lo abbiamo in Gesù, si chiama sacramento
della penitenza, si chiama Santa Messa, si chiama preghiera, si chiama
Sì alla Volontà di Dio. Madre noi vogliamo fare nostro il Tuo tesoro che
è la Divina Volontà, e vogliamo portare tutti i dolori della
coronazione di spine di Gesù su ogni mente di creatura affinchè ne siano
purgati i pensieri e questi vengano resi al Padre puliti e santificati
dalla Sua Stessa Volontà Santa.
Vogliamo moltiplicare questo atto per tutte le creature che furono, sono
e saranno, come se tutte avessero fatto a Dio la stessa offerta, per
far sì che la Divina Volontà trovi per Suo mezzo la Sua vita pensante in
tutte le creature, dando a Dio la Gloria e la Gioia di vedere Sè stesso
in tutti i suoi figli.
4* mistero doloroso: Gesù sale il Calvario portando la Croce
Gesù sale la via dolorosa, una via fatta di sassi, di inciampi, di
fatica, di ostacoli carico di tutto il bagaglio del peccato umano. Dal
fondo Egli sale il monte Calvario, verso il Trono che si è scelto, il
Trono della Sua Misericordia, il Suo Trono Glorioso, quello che più di
tutti narra il Suo Essere Amore.
E' lo stesso percorso a cui ogni uomo è chiamato. Simbolicamente, la Via
che conduce a Dio è per l'uomo fatta di dolore, e questo dolore è la
spogliazione di sè stesso, del suo volere e del suo male, per risalire
verso la Sua Regalità, la Sua figliolanza divina. Gesù fa questo
percorso per l'uomo e accetta di caricarsi della nostra debolezza per
darci in cambio la Sua Forza. Gli inciampi sulla Via verso la Croce,
sono i peccati, i cedimenti alla nostra volontà, i desideri e tutti gli
attaccamenti che fanno cadere, che rendono deboli, fragili, malati. Gesù
si rialza per ogni caduta ed è lì a dire: so che sei peccatore, conosco
il male che alberga in te, se non ti amassi non qui a soffrire al posto
tuo, e se Io ho voluto precederti per darti coraggio e l'esempio, anche
tu guardando me puoi farcela. Per quanto tu sia brutto, malato e pieno
di fango di peccato, il mio amore è più forte e non si arrende, percio'
mi rialzo e ti perdono perchè ti voglio guarito e salvato. Percio' non
ti demoralizzare se cadi, è la tua natura, ma sii più forte e nutriti
della mia Volontà, così che reso forte da Lei, io stesso ti conduco e ti
faccio più leggero il cammino. Non ti risparmio le croci, perchè senza
di queste non potrei spogliarti e farti simile a me e tu vivresti per te
stesso senza volgerti a me e così te ne staresti ancora fuori di Me,
facendo con la tua volontà cio' che ti opprime e ti da' la morte. Sali
con me il calvario passo passo, con fiducia, vedi io mi rialzo...non ti
lascio, nè mai lo faro'...solo tu col volere la tua volontà e col
rifiutare la croce decidi di lasciare me...non io figlio, ma tu, tu
sempre mi lasci....vieni e seguimi...
5* mistero doloroso: Gesù muore sulla Croce
Gesù lascia che l'uomo Lo crocifigga, rende vano con questo atto il
pensiero della grandezza umana. Cio' che per l'uomo è grande e che lo
induce nella colpa è agli occhi di Dio stoltezza e povertà. Dio sa che i
tesori degli uomini sono tutti idoli e tutti mali per l'anima, percio'
sulla Croce Gesù in se stesso crocifigge tutti questi falsi tesori e
tutti i peccati dell'uomo, quegli atti con cui l'umana volontà si da' e
si infligge da se stessa i peccati. L'uomo ha peccato nel pensiero, Gesù
lo ha espiato, l'uomo ha peccato con la carne, Gesù ha espiato, l'uomo
ha peccato con la bocca, Gesù ha espiato e si è fatto mancare tutte le
licenze del gusto e delle vane parole praticando sobrietà e silenzio e
facendosi abbeverare di fiele sulla Croce. L'uomo ha peccato più di
tutto col Cuore, che è la sede dove fornicano gli idoli e si alimentano
le fami e si prepara il terreno per nuovi peccati, Gesù ha espiato
facendosi trapassare con la lancia il costato e lavando queste sozzure e
lordure del cuore umano malato di propria volontà, con il Suo Sangue e
l'Acqua che ne sono sgorgati. L'uomo ho odiato e Gesù ha rimediato col
perdono, l'uomo ha mancato di fede e Gesù si è abbandonato al Divin
Volere fino alla morte, l'uomo si è rivestito di ogni ricchezza
arrivando a calpestare, uccidere, mentire, derubare, ingannare, Egli si è
spogliato di tutto. L'uomo ha peccato volendo morire da impenitente
anche all'estremo momento della morte e Gesù ha riparato la volontà di
dannarsi con il Suo affidare lo Spirito nelle mani del Padre. E morendo
della morte più ignominiosa, nel più completo abbandono e tra le
ingratitudini e le bestemmie, Egli invece non dà conto del male che
riceve e affida a Sua Madre i figli Suoi e ai figli Suoi affida la
Madre. Madre noi siamo i tesorieri di un bene grande. Abbiamo Gesù
sempre pronto per noi, sempre presente, solo che lo desideriamo, e
abbiamo Te, come nostra mediatrice, come compagna, come Mamma e che
mamma! Celeste tesoriera a te invece siamo affidati noi, poveri cenci
che Dio vuole di nuovo vestire a festa, dandoci in veste la Sua Grazia e
in cibo Se stesso. Fa' che ogni singolo gg non passi senza che noi
alziamo lo sguardo verso la Croce, ringraziando Gesù per il Suo dono e
chiedendo perdono per i nostri peccati.Incidi la Croce o Madre nei
nostri cuori e nelle nostre vite, insegnandoci ad amarla come la Scala
che conduce a Casa.
Per Mariam ad Jesum et per Crucem ad Lucem!